22 marzo
L'amore trova appagamento in Dio
"Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente."
Isaia 58,11
"Dobbiamo avere il cuore dei piccoli, dei poveri in spirito, per riconoscere che non siamo autosufficienti, che non possiamo costruire la nostra vita da soli, ma abbiamo bisogno di Dio, abbiamo bisogno di incontrarlo, di ascoltarlo, di parlargli". Papa Francesco.
La sfida di oggi
Dopo le riflessioni di ieri, se ho contattato "il mio cuore di piccolo", posso aver sentito il bisogno di mettermi in ascolto della Parola, di lasciarmi guidare, di ritagliarmi uno spazio quotidiano per la preghiera... Oppure no. Al di là di tutto penso sia comunque indubbia la presenza in ognuno di noi, di un bisogno di trascendenza, di una ricerca di senso.
Oggi cerco di concretizzare il mio bisogno di trascendenza, la mia ricerca di senso. Prendo un foglio di carta e scrivo una lettera a Dio, oppure se preferisco registro un vocale. L'importante è che io esprima tutto ciò che in questo momento ho nel cuore. Le mie sensazioni, i miei pensieri, i miei sentimenti, le paure, le gioie, le tristezze, le perplessità, i dubbi, i desideri, i bisogni... Posso esprimere i miei rancori così come la mia gratitudine in un colloquio schietto e autentico...
"Caro Dio...." Scrivo o registro senza poi rileggere o riascoltare.
Rifletto a fine giornata...
Rileggo ciò che ho scritto o riascolto il vocale.
1. Qual è la cosa che mi ha più colpito?
2. Cosa penso di questa esperienza?
3.Cosa ho scoperto di me? E di Dio?